Le letture della Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
La Chiesa propone in tempi abbastanza recenti (a partire dal 1950) l’Assunzione della B.V. Maria come verità da credere; però questa festa è tra le più antiche: è radicata nella fede del popolo di Dio da una tradizione che risale ai primi tempi del cristianesimo.
Questa celebrazione contiene in sé molti temi di riflessione; il più attuale mi sembra quello che ha a che fare con la salvezza: in Maria Assunta in cielo, Dio ci rivela il suo desiderio e la sua capacità di salvare.
In questi ultimi due anni la celebrazione dell’Assunzione ci raggiunge in giorni attraversati da paure e da prospettive di futuro ancora avvolte come da una nebbia che impedisce di guardare lontano; le nostre certezze sembrano incrinarsi e sgretolarsi in una lotta che assomiglia a quella con il “drago” (prima lettura): sentiamo minacciate la vita, gli affetti, i legami, le sicurezze sociali ed economiche.
Verso cosa siamo incamminati? Dove approderà il nostro cammino umano? Questa festa rinnova con forza in noi il bisogno di “rialzare lo sguardo” per provare a rispondere da credenti a queste domande.
Dio continua a donarci questo segno perché nessuno di noi smarrisca la speranza. Maria Assunta è per noi un segno: vale la pena provare a lottare contro tutto ciò che minaccia la possibilità che il bene venga alla luce.
L’umanità porta sempre nel suo grembo il bene, ma per farlo venire alla luce è necessario il travaglio dell’impegno e della responsabilità di ognuno di noi: quella del bene è una gravidanza a rischio. Dio continua a preparare per noi un rifugio, ma non ci esenta dall’esperienza della prova. Il rifugio, per noi cristiani, è la consapevolezza che “nulla potrà mai separarci da Lui”. Tutte le volte che scegliamo di stare dalla parte della vita, del dono di noi stessi, la scelta del bene è seme di vita eterna e mette salde radici accanto a Dio.
E’ giusto allora chiederci: “Che cosa rende la vita umana degna di stare accanto a Dio per sempre?”.
Un’esistenza che assomiglia a quella di Maria che va a incontrare Elisabetta (vangelo): vissuta nella disponibilità, segnata dal prendersi cura degli altri, dalla condivisione, dalla gratuità, dal rispetto per gli altri, dalla sincerità. Al contrario è seme di morte, di morte anticipata e per sempre, una vita alimentata dalla maldicenza, dalla gelosia, dall’odio, dal rancore, dal calcolo, dalla sopraffazione.
Scegliere il bene. A questo ci riporta questa festa della B.V. Maria Assunta: a imparare a fidarci e affidarci alla parola di Dio; a riconoscere che solo Dio è “per sempre”.
Quando siamo capaci di scegliere come ha fatto la B.V. Maria, allora la vita si rimette in cammino e riscopre il suo destino eterno.