Assunzione della Beata Vergine Maria (15/8/2023)


Assunzione della Beata Vergine Maria

Le letture della Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

La Festa della Assunzione della B.V.Maria ci viene incontro ogni anno, apparentemente senza grandi variazioni; anche le letture della Parola di Dio sono sempre le stesse. E’ una festa che ci parla della morte, nostra e di persone che ci sono care (quante persone da ricordare!), tenendola strettamente collegata con la vita.L’Assunzione di Maria viene dopo la sua morte e tuttavia è il segno che la morte è sconfitta.Sempre uguale solo apparentemente, dunque: perché di anno in anno assume significati particolari, legati anche ai cambiamenti che avvengono nella nostra vita.E’ una Festa che ci ricorda che anima e corpo sono profondamente legati in ciascuno di noi; che la nostra vita e la sua salvezza riguardano anima e corpo; che il corpo (con le sue esigenze) non può e non deve essere idolatrato; che il corpo deve essere strumento di compassione, di fraternità, di solidarietà.

Quest’anno, in particolare, è stato per me motivo di riflessione che il Vangelo di questa Festa sia stato proposto come traccia ai giovani che hanno partecipato alla Giornata Mondiale della Gioventu’, per aiutarli a viverne il significato. Sarebbe bello sentire da loro una testimonianza su questa esperienza: ce la consegneranno (io credo!) sul prossimo “Voce Viva”. Le parole che Papa Francesco ha rivolto ai giovani prima e durante la GMG indicano e delineano una “sapienza per la vita” che sembra ormai scomparsa dal nostro orizzonte, trasformandolo in un cielo tempestoso di cui cominciare a preoccuparci seriamente.

“In quei giorni”: sono i giorni dell’Annunciazione; i giorni in cui Maria ha concepito il Figlio di Dio, per opera dello Spirito Santo; i giorni in cui Dio ha visitato l’umanità, così come Maria visita Elisabetta.

“Maria si alzò e andò”: queste parole ci riportano davanti alla Pasqua; la Risurrezione di Gesù tocca la nostra vita e ci salva, facendoci rinascere come figli di Dio.

“In fretta”: la visita del Signore è urgente in questi nostri giorni; Elisabetta ha bisogno in quel momento; l’umanità ha bisogno ora; ha bisogno che ognuno di noi faccia le scelte giuste nella propria vita, per salvare l’umanità.

Ci sono due domande che dovrebbero accompagnarci sempre: “Io da chi ho ricevuto? e “Io per chi sono?”. Sono le due domande che percorrono il Magnificat, quello splendido canto di ringraziamento pronunciato da Maria come una preghiera. Chiediamo la grazia di ricordarci ogni giorno, anche noi come Maria, di lodare il Signore e di riconoscerlo come nostro Salvatore.