Le letture della Festa del Battesimo del Signore sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“O voi tutti assetati, venite all’acqua” (prima lettura)
“Attingeremo con gioia alle sorgenti della salvezza” (salmo)
In questa Festa del Battesimo del Signore, l’attenzione della nostra fede è richiamata sul “segno dell’acqua”: il Battesimo di Gesù; il nostro Battesimo (aspersione). Il Vangelo secondo Marco non racconta nulla del Natale e dell’infanzia di Gesù; inizia subito dal suo Battesimo, come a dirci che qui si rivela la realtà dell’Incarnazione del Figlio di Dio per la nostra salvezza.
L’immersione di Gesù nelle acque del fiume Giordano è un momento decisivo per la sua vita: da qui in poi nulla sarà più come prima. “A Natale, noi cristiani abbiamo celebrato l’ingresso nel mondo del nostro Salvatore; qui, nella Festa del Battesimo di Gesù comprendiamo qual è la sua missione”. (foglietto)
“Io vi battezzo con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo” (vangelo)
Il Vangelo mette in evidenza la differenza tra i due battesimi: il Battesimo che nasce dall’immersione nella Pasqua di Gesù (il nostro) ci fa diventare figli di Dio e ci introduce nel mistero della Trinità; lo Spirito ci conduce a vivere in comunione di amore con il Padre e il Figlio; a rifiutare tutto quello che può indebolire o distruggere questa comunione.
“Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni” (vangelo)
Giungendo al Giordano, Gesù porta fino in fondo l’Incarnazione del Natale: decide di unirsi alla folla dei peccatori; condivide le loro angosce, le loro attese e le loro speranze di salvezza; si immerge in quella folla, prima di immergersi nel fiume; assume su di sé la nostra umanità in tutti i suoi aspetti per condurla ad incontrare la misericordia del Padre.
“Vide squarciarsi i cieli… Venne una voce dal cielo” (vangelo)
Nel Battesimo al Giordano avviene anche una Manifestazione, come un’altra Epifania: Gesù “vede i cieli squarciarsi”; così egli acquista consapevolezza di sé, del suo rapporto con il Padre. E’ il Padre stesso che si rivolge a Gesù e gli indica la missione: far conoscere a tutti il suo essere Padre e il nostro essere figli. Gesù comincia da quel momento ad annunciare il Vangelo, la Buona Notizia: “Dio è vicino a te; anche tu sei figlio amato da Dio”.
La nostra vita è segnata da debolezze e peccati; conosce momenti tormentati e sofferti. Ma non siamo più soli; nel Figlio fatto uomo, il Padre è lì, unito a noi, immerso per sempre nella nostra vita umana.