
Le letture della liturgia della Commemorazione dei fedeli defunti disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
Il titolo liturgico di questa giornata è “Commemorazione dei fedeli defunti”.
La Chiesa usa la parola “commemorazione” per aiutarci ad andare oltre il semplice “ricordo” dei defunti, che pure è prezioso. Questo appuntamento annuale fa riaffiorare in noi volti, nomi, memoria di momenti condivisi; riporta in evidenza anche il fatto che i nostri defunti non sono più fisicamente con noi.
Dentro e dietro la parola “fedeli” c’è però una domanda legata alla nostra fede: “E’ proprio del tutto vero che i nostri defunti non esistono più?”; e ancora: “Nel suo significato la parola defunti è proprio identica alla parola morti?”. Che cosa dice la Parola di Dio alla nostra fede? Ecco perché siamo qui come Comunità di Battezzati a celebrare l’Eucaristia.
Chiamandoci alla vita umana e, di nuovo, con la chiamata del Battesimo, Dio ha messo in noi un seme di vita eterna: i nostri defunti stanno già vivendo l’esperienza di questa vita che riprende forma e vigore, sbocciando dopo aver attraversato la soglia della morte a questa vita terrena; questa è un’esperienza che anche a noi è dato di condividere con loro, nella misura con cui riusciamo a dare spazio in questa vita terrena al rapporto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
I nostri defunti ci hanno preceduto in quella esperienza di vita stabile e definitiva verso la quale anche noi siamo in cammino. Ecco in che modo i nostri defunti non rimangono per noi solo un ricordo, ma presenze vive: condividendo con loro, anche se per ora in modo imperfetto e discontinuo, la comunione di vita con Dio; quella nata dal Battesimo e alimentata dall’ascolto della Parola di Dio e dalla Grazia dei Sacramenti. Con questo nostro cammino, che nasce dalla fede, anticipiamo qui e ora l’esperienza che la misericordia di Dio (speriamo!) ci farà vivere per sempre e che i nostri defunti vivono già in pienezza.