NOTA: Le letture della Domenica di Pasqua sono disponibili cliccando qui, in formato stampabile per chi desiderasse seguire la messa in diretta.
“…Maria di Magdala si recò al sepolcro…”
Il vangelo di Pasqua comincerebbe dicendo che “era il primo giorno”: il primo giorno di una nuova creazione. È strano però che si dica che era al mattino ed era ancora buio. Torna alla mente il Cantico dei Cantici: la sposa che per tutta la notte cerca l’amato.
Qui è Maria di Magdala che va al sepolcro, spinta dall’ amore per Gesù; ma pur nella sua generosità e nel suo amore non è ancora arrivata a capire pienamente la Pasqua: vorrebbe ancora trattenere con sé l’uomo Gesù.
La pietra rotolata via non la rimanda subito alla vita; la trattiene davanti alla morte: pensa che qualcuno abbia portato via il corpo di Gesù morto.
Maria di Magdala non capisce ancora che la pietra è rotolata via per farci vedere e comprendere che il Signore è già passato: la sua Pasqua-Esodo si è compiuta.
Gesù, che ha vissuto la propria vita nell’amore del Padre, cioè come dono di sé, è già entrato nel rapporto pieno e definitivo con il Padre; per 40 giorni apparirà qui sulla terra, per insegnare e per manifestare ai discepoli come è per Lui e come può essere per tutti noi l’umanità glorificata dal Padre nel Figlio.
“Uscì allora Simon Pietro insieme all’altro discepolo…”
All’annuncio di Maria di Magdala Pietro e Giovanni cominciano a correre, attraversando zone di Gerusalemme pericolose per loro in quei giorni.
Continua, nel vangelo di oggi, il confronto, tra Pietro e “l’altro discepolo”, “quello che Gesù amava”, “l’amico del Signore”.
Il nome di questo discepolo non viene detto: vuol dire che è un discepolo rappresentativo, in cui tutti possiamo (o dovremmo!) riconoscerci; è il modello di ogni discepolo che ha vissuto la Pasqua: ha un amore simile a quello di Cristo, e non vive più pensando solo a sé stesso.
Giovanni infatti, durante la Passione di Gesù, lo ha seguito fin dentro il Pretorio di Pilato, senza temere.
Lui è veramente l’uomo che ragiona con un amore simile a quello di Gesù; perciò la tradizione lo raffigura, durante l’Ultima Cena, con il capo sul cuore di Cristo: perché ragiona col cuore; ragiona con lo stesso amore con cui è amato.
È per questo che giunge al sepolcro di Gesù prima di Pietro, perché Pietro, ancora dopo l’Ultima Cena, non si è fidato del Signore e lo ha rinnegato.
“Chinatosi, vide le bende per terra…”
Giovanni guarda dentro e vede le bende usate per seppellire Gesù posate lì, afflosciate, cadute giù come se il corpo fosse “evaporato”. Le bende di cui parla il vangelo erano piuttosto dei grandi teli.
Il Vangelo di Giovanni le chiama con lo stesso termine usato per il lenzuolo matrimoniale, lungo quattro metri; in questo lenzuolo era stato avvolto il corpo di Gesù.
Viene ancora da pensare al Cantico dei Cantici: Gesù lo sposo; Maria di Magdala e Giovanni come spose guidate dall’amore per Gesù.
“Giunse intanto anche Simon Pietro…”
Pietro arriva, entra ed osserva: ma ancora non capisce. Giovanni entra; “vide e credette”. Aderisce. L’amore gli fa intuire che Cristo è passato in un’altra esistenza: come aveva detto. L’ umanità di Gesù vive adesso pienamente nella Gloria di Dio; è passata a un altro modo di esistere. La morte non ha avuto l’ultima parola. Questo è certamente ciò che Giovanni ha creduto.
“Il Signore è risorto. È veramente risorto”
Nel giorno di Pasqua, i primi cristiani si salutavano così; si scambiavano gli auguri così. Il Signore risorto è diventato un Corpo in cui si può essere incorporati. La Pasqua di Cristo diventa nostra Pasqua, rinascita alla vita da figli del Padre, attraverso i nostri gesti d’amore, attraverso una vita vissuta come dono di sé. Questo passaggio pasquale noi lo celebriamo e viviamo in ogni Eucaristia: lì il nostro pane – che è simbolo della nostra vita – diventa offerta unita all’offerta di Gesù. Per opera dello Spirito Santo, la nostra vita viene incorporata nella vita del Figlio Gesù ed entra in comunione con il Padre.
In questa Pasqua, così strana e per molti di noi così difficile quest’anno:
Buona Pasqua a tutti voi!