Epifania del Signore (6/1/2024)


Epifania del Signore

Le letture della Solennità dell’Epifania del Signore sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

Vorrei provare con voi a mettere da parte “befana” e “gabinatt”, per cercare di capire e di vivere da cristiani questa Festa Solenne dell’Epifania del Signore. Questa festa ci racconta una storia strana, “avvolta nel mistero” (seconda lettura). Come ci capita spesso, di fronte al mistero noi ci affrettiamo a semplificare il racconto per ridurlo a una portata comprensibile a noi, fino a banalizzarlo. Ecco, allora, per esempio: abbiamo deciso che i Magi erano tre e che erano re; abbiamo inventato per loro un nome, una etnia, un’età.

Invece rimane una storia strana, ma verissima: riguarda personalmente ciascuno di noi ed è attualissima. Ci parla di gente che viene da lontano, “dall’Oriente”; che deve camminare tantissimo, cercando e sperando di trovare qualcuno o qualcosa che dia alla loro vita un senso, uno spiraglio di luce nel buio. Ci parla di noi: gente che si trova già vicino a Betlemme e a Gesù; conosce (dovrebbe!) le parole della fede riguardo a questa stella che dà luce, ma non si muove per nulla. Avremmo a portata di mano la salvezza, ma non troviamo più e non riconosciamo più Gesù come Salvatore della nostra vita (vangelo).

“Dov’è Colui che è nato? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo” (vangelo)

Il foglietto che avete a disposizione ha un titolo che mi ha colpito: “Mendicanti di luce”. Abbiamo il bisogno urgente di un senso per la nostra vita umana che sia più alto e più profondo di quello che abbiamo tracciato e stiamo tracciando. Ci manca una stella: ci aggiriamo in cerca di pienezza per la nostra vita, ma percorrendo il tempo della nostra esistenza come in vicoli ciechi.

Oggi ricorre la “Giornata missionaria dei ragazzi” (foglietto): è nata per proporre ai ragazzi battezzati di pensare e ricordarsi di quelli non battezzati, in tutto il mondo; in realtà sono proprio i nostri bambini e ragazzi battezzati ad essere rimasti “senza stella”! E’ sufficiente (purtroppo!) chiederci: In che modo e quanto la Festa del Natale di Gesù ha toccato la vita dei nostri bambini/ragazzi battezzati?

“Dov’è Colui che è nato?”

La domanda trova il suo significato e la sua risposta a partire dal “mettersi in cammino”; la “nascita di Gesù” nella nostra vita è strettamente collegata al desiderio di incontrarlo e adorarlo come Signore. Come per i Magi è necessaria la fatica di lasciare e di incamminarsi; il desiderio di camminare insieme, come Comunità di fede; il desiderio di celebrare (annuncio delle Feste); il desiderio di trovare una persona, il bambino Gesù.

“Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima” (vangelo)

“Mendicanti di luce”: non gongolanti produttori, venditori e dispensatori di luci effimere. Sembra proprio che questa luce sia ancora lontana da noi: detestiamo “sentirci mendicanti”; così rimaniamo protetti e murati vivi dentro la nostra “presunzione di sapere” e la nostra “bramosia di potere”; preferiamo “rimanere invece che metterci in cammino”.

“Per un’altra strada fecero ritorno” (vangelo)

Ecco la grazia da chiedere oggi! “Conduci benigno anche noi, che già ti abbiamo conosciuto per la fede, a contemplare la bellezza della tua gloria” (colletta).