Le letture del Giovedì Santo sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
Quella di stasera sarà un’omelia che, al di là delle parole, proseguirà e si concluderà con un gesto simbolico che è, a sua volta, Vangelo e omelia: la lavanda dei piedi.
“Questo è il mio corpo che è voi… Questo calice è la Nuova Alleanza nel mio sangue” (seconda lettura)
“E’ la Pasqua del Signore” (prima lettura)
La Pasqua per la Nuova Alleanza: quella che tocca (o dovrebbe toccare!) direttamente la nostra vita per salvarla. Il Figlio di Dio, fin dall’inizio, fin dalla sua Incarnazione, “si fa corpo che è per voi”: corpo che nasce già come “corpo dato”; vita nata per spendersi fino all’estremo (li amò fino alla fine”); vita offerta per gli altri.
“Fate questo in memoria di me” (seconda lettura)
L’Eucaristia ci viene consegnata per celebrarla per adorarla e per viverla come “memoriale” di una vita non tenuta per sé, ma consegnata; non risparmiata, ma donata; non salvata dagli altri, ma offerta perché salvi la vita degli altri.
“Memoriale”: non solo per ricordare; per accogliere di nuovo nella nostra vita; per lasciare che la nostra vita sia assimilata da quella di Gesù. Solo così la nostra vita si può salvare!
“Cominciò a lavare i piedi dei discepoli” (vangelo)
I discepoli: coloro che (almeno in teoria!) hanno già scelto di “avere parte con Lui”, anche se fanno fatica a capire e a seguirlo; come siamo noi!
“Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri” (vangelo)
Gesù ci dice: da questo capirete se mi state seguendo come discepoli! Questo vi aiuterà a capire quanto è profondo il bisogno di nutrire la vostra vita con il mio “corpo dato per voi” e “il mio sangue versato per voi”. Così (solo così) potrete conservare in vita la Nuova Alleanza che vi salva. Altrimenti dovrete ammettere che la vostra vita di figli nati dalla Pasqua/Battesimo ha smarrito la strada su cui camminare “finché egli venga”.