Le letture della I Domenica di Avvento sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
Oggi inizia per noi un nuovo Anno Liturgico. È dono della Grazia di Dio poter ricominciare ancora una volta questo cammino: è la nostra vita vissuta nel rapporto con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo.
La nostra comunità è chiamata oggi a riconoscere due momenti di questa Grazia: una ragazza è ammessa al Catecumenato; un gruppo di ragazzi vive il primo incontro con la misericordia di Dio e il suo amore di Padre che perdona e ricostruisce il nostro essere figli di Dio, nati dal Battesimo (Prima Confessione).
AVVENTO parla di VENUTA e di ATTESA.
Annuncia di nuovo il compiersi del desiderio di Dio Padre, Figlio e Spirito Santo: DIO VIENE VERSO DI NOI per entrare in un rapporto con noi che è salvezza per la nostra vita. È venuto più di 2000 anni fa, nel Figlio che si è incarnato facendosi Uomo: questo (e non altro!) festeggeremo a Natale. Verrà in modo definitivo alla fine dei tempi: è il Vangelo di oggi. Viene quotidianamente nella nostra vita: negli eventi con i quali dobbiamo confrontarci in ciascuno dei nostri giorni.
Noi cristiani (battezzati) abbiamo la grazia di non doverci arrampicare faticosamente fino al cielo per costruire il rapporto con Dio con i nostri sforzi, le nostre capacità (povere!), i nostri meriti (quali?). APPARTENIAMO AL POPOLO DI DIO CHE ATTENDE, per riuscire ad accogliere questo Dio che, con amore, prende l’iniziativa di venire verso di noi per incontrarci: è la Storia della Salvezza, costruita da Dio nella Prima e nella Seconda Alleanza.
“Il Signore vi faccia crescere e sovrabbondare nell’amore tra voi e verso tutti” (seconda lettura)
L’Avvento e il Natale sono veri quando consentono a Dio di rispondere al nostro attendere, al nostro desiderare un rapporto interpersonale con Lui; quando ci conducono a rinnovare il nostro “sì” al suo amore che muove il nostro amore verso Lui e verso tutti.
“In quei giorni Gerusalemme sarà chiamata Signore- nostra -giustizia” (prima lettura)
Amore è l’intervento di Dio nella storia degli uomini, per ricostruire Giustizia: ne abbiamo bisogno urgente! Sembra che sia sempre più l’ingiustizia a governare il mondo!
“State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita” (vangelo)
È pressante l’invito del Vangelo. Quanto sono appesantiti i nostri cuori! Siamo diventati incapaci di una vita sobria, misurata, non travolta dalle cose da avere, dalle cose da fare, da affetti disordinati, da paure, da affanni. Viviamo un rapporto goffo, ridicolo se non fosse drammatico e angosciante, con l’esperienza dei limiti (i nostri e quelli degli altri). Abbiamo bisogno di una sapienza che ci restituisca la capacità di interpretare gli eventi: la nostra vita, la nostra storia.
“Vegliate in ogni momento, pregando”
Abbiamo bisogno urgente di passare da un “vegliare cercato per lo sballo” a un “vegliare che ci aiuti a ricostruire la nostra vita” su fondamenta diverse da quelle attuali; di ritrovare la capacità di discernere, di vagliare: imparando a trattenere soltanto quello che può essere “seme di vita eterna” e a lasciare andare quello che è soltanto “pula”.
E’ proprio questa la Grazia che ci è donata anche quest’anno nel Tempo di Avvento che oggi inizia.