I Domenica di Quaresima (9/3/2025)


I Domenica di Quaresima (9/3/2025)

Le letture della I Domenica di Quaresima sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, tentato dal diavolo”

L’evangelista Luca ci offre indicazioni che mi sono sembrate preziose per la riflessione in questa prima domenica di Quaresima.

“Pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano”

Nella vita di Gesù c’è appena stato un evento importante: il Battesimo tra i peccatori, al fiume Giordano. È come se lo Spirito Santo chiedesse a Gesù: “Hai capito bene, vero, cosa significa quello che hai fatto e che conseguenze comporterà nella tua vita?” E’ come se lo Spirito Santo chiedesse oggi a ciascuno di noi: “Hai capito bene, vero, che cosa significa e cosa comporta nella tua vita il Battesimo che l’ha segnata fin dall’inizio?”

Onestamente, cosa dovremmo rispondere? “No, temo di non averlo ancora capito; o di non averlo capito abbastanza!”. “Ah, ecco – ci dice lo Spirito -: per questo ti viene fatto dono anche quest’anno del Tempo di Quaresima”. “Cosa devo farne di questi quaranta giorni?”

“Era guidato dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, tentato dal diavolo”

“Lasciati guidare nel deserto della tua esperienza di vita umana: lì è il tuo deserto; lì devi accettare la prova, la tentazione”. È stato così per Gesù, nella sua esperienza umana di Figlio di Dio fatto uomo: nel deserto dei quaranta giorni, come al Getsemani (“nel tempo fissato”), si è trovato a dover decidere come usare la possibilità che la sua vita umana gli offriva. Gesù ha scelto di fidarsi del Padre e della sua Parola.

È così anche per noi. La tentazione, dunque, misura la nostra fedeltà alla Parola di Dio: ne verifica la presenza; la mette alla prova. Ogni tentazione, quella che vinciamo come quella che perdiamo (e diventa peccato!) è il luogo vivo della verità su di noi: ci conduce a smettere di sfuggire a noi stessi; ci conduce a vedere e a riconoscere quello che abita nel nostro cuore e a dargli un nome (avidità di possedere; gloria umana; strumentalizzazione di Dio).

Quando permettiamo al Vangelo di essere veramente “Buona notizia per la nostra vita”, allora (solo allora!) scopriamo cosa significa essere tentati: tentati di sottrarre il nostro essere figli dal rapporto con Dio per consegnarlo al diavolo; oppure, al contrario: sottrarre il nostro essere figli al rapporto con il diavolo per riconsegnarlo a Dio, “Signore misericordioso che tende verso di noi la sua mano”.

Buona Quaresima!

“Resta con noi, Signore, nell’ora della prova”.