II Domenica di Avvento (10/12/2023)


II Domenica di Avvento

Le letture della II Domenica di Avvento sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Come sta scritto nel profeta Isaia. Voce di uno che grida nel deserto: <Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri>” (vangelo)

Isaia è forse il profeta più conosciuto (almeno dai bambini!); è quasi sempre il primo nome che viene in mente quando si pensa ai profeti. D’altra parte, ci accompagna durante tutto l’Avvento e alle Messe del Natale di Gesù. Giovanni il Battista dà corpo a quella voce anonima di cui parla Isaia e fa giungere fino a noi (ancora una volta!) il richiamo: “Preparate la via del Signore”.

La via del Signore non ci è servita già pronta: va preparata; per questo (e non per altro!) ci è donato ogni anno il Tempo di Avvento. E l’unico modo per preparare questa via, è percorrerla; noi camminando con il Signore, Lui camminando con noi: “Andiamo a vedere!”. Ci siamo incamminati? Più ci troviamo lontani dal Signore, più presto dobbiamo incamminarci.

“Raddrizzate i suoi sentieri … “Predicava un battesimo di conversione per il perdono dei peccati” (vangelo)

Abbiamo reso storti i sentieri su cui camminiamo con la nostra vita; li abbiamo resi impraticabili al Signore, tortuosi, persino sbarrati: non solo per noi stessi, ma (Dio ci perdoni!) anche per gli altri. Tante volte il problema è che facciamo fatica ad accettare (o ci rifiutiamo di farlo!) che sempre le vie che il Signore percorre per giungere a noi non sono quelle che noi abbiamo stabilito; sono altre: il più delle volte inaspettate, sorprendenti, incomprensibili a noi, talvolta “scandalose”. L’Avvento ci conduce a trovare i sentieri del Signore là dove Lui li ha tracciati; è il primo passo per provare a raddrizzarli.

Teniamo in evidenza le persone che accompagnano il nostro Avvento. GIOVANNI IL BATTISTA. Non gli è stata risparmiata la fatica di “raddrizzare i sentieri del Signore”. La via del Signore, quella del Figlio di Dio incarnato in Gesù, era “scandalosamente diversa” da quella che Giovanni aveva sognato e annunciato. Eppure Giovanni l’ha faticosamente accolta (“Sei tu quello che deve venire?”) e l’ha indicata ai suoi discepoli (“Ecco l’agnello di Dio”); ha fatto diventare “via di Dio” la sua stessa vita; Gesù stesso ha cominciato a individuare i sentieri del Padre per la propria vita terrena aiutato da Giovanni il Battista. Anche GIUSEPPE ha cercato e trovato nel suo cuore i sentieri del Signore, di fronte all’esperienza, per lui sconvolgente, della gravidanza di Maria. Anche MARIA ha dovuto raddrizzare i sentieri di Dio, accogliendo la chiamata a diventare la madre del Figlio di Dio che si faceva uomo.

Ogni volta che torna nella nostra vita di battezzati, l’Avvento dovrebbe renderci consapevoli che dobbiamo prepararci al Natale, perché non siamo preparati: né a prendere sul serio la prima venuta del Signore nella “carne umana”, né la sua seconda venuta “nella gloria”. Brutto segno, se l’Avvento non riesce più a sorprenderci: significa che abbiamo perso la traccia del “sentiero del Signore” e ci siamo smarriti con la nostra vita.