II Domenica di Quaresima (25/2/2024)


II Domenica di Quaresima

Le letture della II Domenica di Quaresima sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni” (vangelo)

Per capire il Vangelo di questa II Domenica di Quaresima, è necessario fare un passo indietro. Appena prima, Gesù aveva annunciato ai discepoli la sua Pasqua: Passione, Morte e Risurrezione. Per i discepoli era stato un disastro: Pietro aveva rimproverato Gesù; Gesù lo aveva definito Satana, tentatore che voleva separarlo dalla comunione con il Padre.

“Su un alto monte” (vangelo)

Salire sul monte, dove cielo e terra si toccano. Significa avvicinarsi un po’ a Dio, per cercare di capire il suo progetto di salvezza per noi (il regno di Dio): come avevano fatto (a suo tempo) Mosè ed Elia.

“Fu trasfigurato davanti a loro” (vangelo)

Il volto raggiante, le vesti splendenti: l’anticipo dell’immagine di Gesù risuscitato dal Padre (“il lavandaio più bravo”!); luce per attraversare le tenebre e tornare alla luce: “fare Pasqua con Dio”.

E’ difficile dire se il momento che dà senso alla Trasfigurazione sia il “rivelarsi nell’uomo Gesù del suo essere Figlio di Dio” (la voce dal cielo), oppure “la scoperta e l’accettazione che, per salvarci, il Figlio di Dio si è fatto veramente uomo come noi”: veramente uomo; talmente uomo da attraversare anche lui (per amore) la sofferenza e la morte (la nube).

È un invito a ricordarcene, specialmente quando nella nostra vita tutto diventa buio: una prova difficile, le ingiustizie subite, la malattia, il dolore innocente, la morte.

“E’ bello per noi essere qui; facciamo tre capanne” (vangelo)

La rivelazione (Trasfigurazione) rischia di trasformarsi in una tentazione, in una trappola: come se fossimo convinti di essere giunti, con la nostra fede, a un punto di arrivo, a una conclusione oltre la quale non si debba più camminare. È il desiderio di una immobilità, umana e spirituale, che trasforma noi discepoli di Gesù in “nemici della sua Croce”.

“Improvvisamente, guardandosi attorno, non videro più nessuno se non Gesù solo, con loro” (vangelo)

Gesù è tornato ad essere il “Figlio fatto Uomo per salvarci”: partito dal deserto e in cammino verso la sua Pasqua. Anche i discepoli devono scendere dal monte e riprendere il loro cammino verso la loro Pasqua; ma Gesù è con loro.

Sarà un cammino lungo e faticoso (per loro come per noi) fino a capire “che cosa volesse dire risorgere dai morti”: Giuda lo tradirà; Pietro lo rinnegherà; gli altri lo abbandoneranno. E noi?