Le letture della IV Domenica di Quaresima sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Rallegrati Gerusalemme” (foglietto)
La quarta domenica di Quaresima è, da sempre, intitolata “Domenica della gioia”. Viene da chiedersi: “Qual è il motivo di questa gioia?”. Troviamo la risposta nel Vangelo di oggi.
“Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.
Oppure nel ritornello al Salmo: “Il ricordo di te, Signore, è la nostra gioia”. Oppure, ancora, nella seconda lettura: “Per grazia siete salvati”.
“Tanto ha amato”: non è nella natura di Dio (così come ci si rivela in Gesù) amare a metà; tanto che a noi il suo modo di amare risulta eccessivo. A noi viene istintivo “evitare le esagerazioni”. La misura dell’amore di Dio la scopriamo guardando la Croce e il Crocifisso: amore esagerato!
Croce, Salvezza e Luce
Parlando con Nicodemo (e con noi), Gesù si presenta attraverso tre parole: Croce, Salvezza, Luce. Per parlare della croce, Gesù fa riferimento al racconto del “serpente di bronzo”; al tempo di Mosè, durante l’Esodo, nel deserto: i serpenti velenosi che invadono l’accampamento portando morte, il serpente di bronzo innalzato nell’accampamento, la guarigione per chi rivolge lo sguardo a lui. Gesù, innalzato sulla Croce, diventa salvezza per tutti: se guardiamo a lui per le scelte della nostra vita.
La luce: “La luce è venuta nel mondo, ma gli uomini hanno amato più le tenebre che la luce” (vangelo). È la verità; è tremendamente vero! Un poeta italiano scriveva: “Il vero amore è come una finestra illuminata in una notte buia”; se dentro resta accesa la luce. Uno scrittore francese scriveva: “Dio ha messo nel mondo abbastanza luce per chi vuole credere, ma ha lasciato abbastanza ombre per chi non vuole credere”. E noi lì in mezzo con la nostra libertà.
In queste ultime domeniche, negli incontri con i gruppi di catechismo (bambini e genitori) ho puntato tutto su due gesti:
- la “lettura” di uno stucco presente in S. Caterina;
- la venerazione della Croce e del Crocifisso (che ci sarà riproposta il Venerdì Santo).
“Perché chiunque crede in lui (e si accosta a lui per immergersi nella sua Pasqua) non vada perduto, ma abbia la vita eterna”.