Le letture del Mercoledì delle Ceneri sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Quando fai l’elemosina, quando pregate, quando digiunate” (vangelo)
All’inizio della Quaresima ogni anno ascoltiamo le parole di Gesù sull’elemosina, sulla preghiera e sul digiuno. Con grande sapienza siamo messi di fronte a un modo di intendere la vita umana che riporta in evidenza il senso più vero della nostra vita umana e il nostro essere figli di Dio; siamo ricondotti a considerare il nostro rapporto con il mondo (la natura), con gli altri (il prossimo) e con Dio.
L’elemosina ci parla delle nostre relazioni con gli altri: la vita ci è donata per essere dono, per vivere uniti in solidarietà con gli altri. Il digiuno riguarda la nostra relazione con la natura: i beni che ci consentono di vivere, un sano rapporto con il nostro corpo. La preghiera rende possibile la nostra relazione con Dio.
Può accadere che tutto questo, che dà consistenza e significato alla nostra vita, sia compiuto “per farci ammirare”, per “essere considerati giusti”. In questo caso la relazione muore: ci avvitiamo su noi stessi e perdiamo il senso più vero della nostra vita umana; il cerchio si chiude e noi restiamo schiavi di un circolo vizioso.
“Ritornate a me con tutto il cuore” (prima lettura)
“Lasciatevi riconciliare con Dio” (seconda lettura)
La soluzione che Dio ci propone anche in questa Quaresima è il ritorno alla sorgente della nostra vita, a Dio; è questa la conversione quaresimale: ridare senso autentico a queste tre relazioni fondamentali.
Per l’elemosina: progetti missionari. Per la preghiera: preghiera personale (libretto) e comunitaria (attività di Iniziazione Cristiana e partecipazione alla Messa). Per il digiuno: rinunciare al superfluo; astenersi dalla carne al venerdì; avere rispetto per il cibo.
“Il Padre tuo ti ricompenserà” (vangelo)
La ricompensa di cui parla il Vangelo è già nel risultato di questo rinnovato rapporto con la vita. La nostra fede ci dice che è Dio Colui che, con la sua grazia, viene a visitarci e a ristabilire la nostra capacità di rapporto. È Lui che dobbiamo accogliere di nuovo in questa Quaresima.