Pasqua di Risurrezione (4/4/2021)


Pasqua

Le letture della Domenica di Pasqua sono disponibili al seguente link, cliccando qui, in formato stampabile per chi per chi desiderasse seguire la messa in diretta sul canale YouTube dell’Oratorio.

Riflessione

“Il primo giorno della settimana”

Un po’ alla volta, quasi senza accorgercene, stiamo perdendo (o abbiamo già perso) i punti di riferimento che tengono collegate la nostra vita e la nostra fede. Così (ad esempio) la domenica, il giorno del Signore Risorto (“il primo della settimana”), è diventato l’ultimo giorno della settimana (quello che conclude il week end). Il vangelo di Pasqua ci richiama e ci riporta alla realtà della nostra fede di battezzati: questo giorno,“il primo della settimana, quando ancora era buio”, è il primo giorno di una creazione nuova; segna il rinnovarsi dell’amore per noi del Dio che dona vita perché è la vita.

Ieri sera, durante la Veglia Pasquale, la prima delle tante letture che abbiamo ascoltato era appunto il racconto dei sei giorni della creazione. La nostra risposta in preghiera diceva:

  • “Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra”;
  • “Se fu grande all’inizio la creazione del mondo, ben più grande fu l’opera della nostra redenzione, nel sacrificio pasquale di Cristo Salvatore”.

Una nuova creazione, dunque, a dirci tutto l’amore di Dio per noi e a chiederci di rispondergli mettendo in gioco il nostro amore per Lui.

Il vangelo di oggi parla di amore.

L’amore di Maria di Magdala: “si reca al sepolcro di mattino, quando era ancora buio”; corre dagli apostoli, angosciata perché “hanno portato via il suo Signore”. Ha nel cuore un amore profondo per Gesù, ma la sua fede non è ancora giunta a una maturità pasquale: la sofferenza per la morte di Gesù le impedisce di collegare il sepolcro vuoto con la vita di Gesù Risorto.

L’amore di Giovanni, “il discepolo che Gesù amava”. Ci appare come il discepolo con il cuore più simile a quello del Maestro; ragiona con lo stesso amore con cui è amato: “corse più veloce e giunse per primo al sepolcro”; “entrò, vide e credette”. L’amore conduce Giovanni per primo alla fede in Gesù: unico tra gli apostoli, era rimasto ai piedi della Croce fino alla morte di Gesù.

L’amore di Pietro. La mattina di Pasqua, Pietro è ancora in cammino: rispetto a Giovanni, parte da più lontano con la sua fede; deve ancora riprendersi dall’aver rinnegato Gesù durante la Passione. Però corre anche lui; e ci ricorda che questo desiderio di incontrare Gesù Risorto è l’unica condizione che dipende da noi, dalla nostra fede: tutto il resto è in mani sicure, nelle mani dell’amore di Dio per noi.

Il Signore Gesù ha compiuto la sua Pasqua: è passato nella vita degli uomini. Donandoci il suo Spirito (l’ultimo suo respiro), il Signore compie oggi la sua Pasqua: passa nella nostra vita. Il Signore Risorto oggi chiama anche noi: possiamo partecipare a questo “passaggio pasquale” che trasforma la nostra vita facendola rinascere, come nel giorno del nostro Battesimo; è un passaggio che possiamo vivere celebrando i sacramenti pasquali. Per noi cristiani la Pasqua è rinnovato annuncio che siamo amati dal Signore Gesù: ci colma della sua grazia; ci libera, ci guarisce, ci conforta; è garanzia che il bene può ancora farsi strada nella nostra vita, che le nostre fatiche non sono inutili, che nulla va a perdersi. Con questa fiducia possiamo alimentare la speranza, anche attraversando questo tempo di pandemia, superando stanchezza e pessimismo.

Chiediamo la grazia di ripartire da questo giorno di Pasqua con il cuore disponibile alla conversione: il futuro che siamo chiamati a ricostruire non sia soltanto riproposta di un passato che rimpiangiamo, ma abbia a fondamento un rinnovato rapporto con la fede nel Signore Gesù.

Buona Pasqua!