
Le letture della Solennità di Pentecoste sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
La solenne Festa della Pentecoste che stiamo celebrando porta a compimento in noi e per noi la Pasqua della “Nuova ed eterna Alleanza” tra Dio e noi: quella avvenuta in Gesù, Morto e Risorto. È il dono del suo Spirito che lega per sempre la nostra vita alla sua vita. Ci lasciamo accompagnare da alcune parole significative che abbiamo appena ascoltato.
“Venne all’improvviso dal cielo un fragore, quasi un vento che si abbatte impetuoso”
“Apparvero loro lingue come di fuoco e si posarono su ciascuno di loro”
Dalla Prima Lettura ho scelto due parole: “vento e fuoco”. A Pentecoste, gli apostoli si sono ritrovati con la vita completamente ribaltata dallo Spirito Santo. A dirla con franchezza (e con un po’ tristezza), noi, pur “battezzati in Spirito Santo e fuoco” (come diceva S. Giovanni Battista), tiriamo avanti con la nostra vita come se non fosse accaduto nulla!
“Quelli che si lasciano dominare dalla carne, non possono piacere a Dio. Voi però non siete sotto il dominio della carne, ma dello Spirito, dal momento che lo Spirito di Dio abita in voi”.
“Lo Spirito stesso attesta che siamo figli ed eredi di Dio”.
Dalla Seconda Lettura, le parole sono “carne e Spirito”. L’abitare dello Spirito Santo in noi è iniziato con il Battesimo. Perché continuiamo a lasciare che siano “i desideri della carne” a orientare e guidare la nostra vita? Perché insistiamo a desiderare di ricevere e di lasciare eredità secondo la carne e non secondo lo Spirito?
“Se mi amate, osserverete i miei comandamenti” (Vangelo)
È una questione di amore! Solo l’amore può condurci a legare la nostra vita a Gesù perché sia legata come vita da figli a quella di Dio Padre. Ma come riuscirci, in un mondo pagano come quello in cui viviamo? E come potevano riuscirci gli apostoli?
“Io pregherò il Padre ed Egli vi darà un altro Paraclito”
“Il Paraclito vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà ciò che vi ho detto”
Lo Spirito Paraclito ci accompagna ad attualizzare l’insegnamento di Gesù, incarnandolo nel nostro tempo (famiglia, migranti, lavoro, ecc.) e conducendolo in profondità nel nostro cuore. Dovremmo imparare (come la Vergine Maria) ad essere docili all’azione dello Spirito Santo in noi.
“O Dio, rinnova anche oggi nel cuore dei credenti i prodigi della Pentecoste” (colletta)
“Manda il tuo Spirito, Signore, a rinnovare la terra” (salmo)