Le letture della Solenne Veglia Pasquale sono disponibili al seguente link, cliccando qui, in formato stampabile per chi per chi desiderasse seguire la messa in diretta sul canale YouTube dell’Oratorio.
Riflessione
“Egli vi precede in Galilea”
Gesù l’aveva detto: “Dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea”. La “buona notizia” della risurrezione di Gesù rimane come in sospeso, rimandata a questo appuntamento che Gesù dà ai suoi discepoli.
Perché in Galilea? Perché il rapporto tra Gesù e i suoi discepoli era iniziato proprio là e là doveva trovare un inizio nuovo. Nonostante l’abbandono e la fuga dei discepoli durante la Passione, nonostante la paura delle donne (vangelo), Gesù attende: le contraddizioni dei suoi discepoli non gli impediscono di continuare a precederli con il suo amore: pronto a ridare nuova fiducia, prima ancora che gli sia richiesta.
“Di buon mattino vennero al sepolcro”
Le prime ad essere prese per mano da Gesù sono le donne. Erano andate al sepolcro con amore, ma per imbalsamare un morto; Gesù dice loro: “Non fermatevi qui, nel vostro dolore; andate oltre l’esperienza dolorosa che avete vissuto”. Erano andate al sepolcro con l’unica preoccupazione di come spostare quella pietra che chiudeva il sepolcro, ma la trovano già rimossa: la via per uscire a vita nuova è già stata liberata.
Quanti macigni da spostare, nella nostra vita! Tante sofferenze, tanti fallimenti, tante ingiustizie, l’esperienza della morte: è la cronaca della nostra vita. Anche a noi, la Pasqua annuncia: “La pietra è stata rotolata via; è stato aperto un passaggio: è stretto, ma deve bastarti sapere che esiste! Devi ricordarti chi ti ha fatto questo dono: puoi confrontarti con tutte le difficoltà della vita, persino con la morte, se impari a capire e a guardare la vita dal punto di vista di Gesù”.
Allora possiamo ritrovare luce di vita negli occhi di un bambino ancora innocente, nell’impazienza talvolta eccessiva di un adolescente, nello slancio esagerato di un giovane, nel coraggio resistente di un adulto, nella fedeltà pacata e serena di un anziano, nel dono che ci è fatto da coloro che mettono la propria vita a servizio della vita degli altri.
“Non abbiate paura”
“Il giovane vestito di bianco” dice anche a noi: “Non abbiate paura!”. Non lasciate che sia la morte a segnare e a tracciare il volto della vostra vita; non rassegnatevi a una vita mortificata. Andate incontro al Signore Risorto: vi ha preceduto e vi attende per accompagnarvi a disegnare la vostra vita sulle strade dell’amore, del dono, della condivisione; vi ha chiamati a vita nuova”.
È una grazia grande, quella che ci viene fatta anche quest’anno. Il Signore Risorto ci riconduce al nostro Battesimo, là dove tutto ha avuto inizio (la nostra Galilea!); ci dà nuovamente la possibilità di camminare nella nostra vita con la fatica che questo comporta, ma illuminati, accompagnati e sostenuti dalla sua Pasqua.