V Domenica del Tempo Ordinario (5/2/2023)


V Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della V Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Gesù disse ai suoi discepoli: Voi siete il sale della terra; voi siete la luce del mondo” (vangelo)

Due immagini su cui riflettere. Il sale, per dare il giusto sapore alla vita: per scoprire il senso della nostra vita. Essere discepoli, vivere da discepoli di Gesù dovrebbe condurci a dare alla vita un “sapore” specifico, che ci differenzia da chi non è discepolo. Nel vangelo secondo Matteo, questa diversità si manifesta come esperienza di disprezzo e persecuzione (domenica scorsa) e come scelte di vita che ci suonano strane (domenica prossima).

La luce, per illuminare le tenebre: è un’immagine che ci ha accompagnato nel Tempo di Natale/Epifania. L’umanità, immersa nelle tenebre (il male), riceve in dono la luce di Gesù (salvezza). Siamo riusciti a dare un volto specifico alle tenebre che avvolgono la nostra vita personale?

Proseguendo nella riflessione: sale della terra; luce del mondo. Non dovremmo mai pensare alla nostra fede soltanto come fatto personale, arricchimento individuale, consolazione nei nostri momenti di prova. Compito del sale è dare risalto al cibo; compito della luce è evidenziare la bellezza di persone e di oggetti. Sentiamo la responsabilità di “restituire” il dono della fede, comunicandolo ad altri? Come è avvenuto che anche in questo nostro ambiente di vita, dove l’essere cristiani era diffuso e condiviso, oggi esso sia rimasto così poco visibile: ridotto a un apparato con poca anima, in forme poco autentiche e invecchiate?

Nel nostro ambiente (anche se non tutti e non sempre, purtroppo!) veniamo alla luce della vita terrena ben corredati di ogni cosa: di questo dovremmo essere riconoscenti e ringraziare. Si sta rivelando sempre più raro e difficile che qualcuno ci faccia dono anche del senso (sapore) che rende umana la nostra vita. Una adolescente che si era tolta la vita aveva in tasca un biglietto: “Mi avete dato il necessario e anche il superfluo. Mi è mancato l’indispensabile”. A me sembra che stiano diventando veramente troppi (la maggioranza?) i ragazzi, gli adolescenti e i giovani che, senza rinunciare in modo così violento alla vita (per fortuna!), potrebbero ripetere queste stesse parole.

Chiediamo per noi la grazia di una fede generativa, desiderosa di introdurre qualcun altro a condividere il nostro rapporto di fede con Gesù: luce che rischiara le nostre tenebre e sale che dà gusto ai nostri giorni qui sulla terra. Questo è l’Iniziazione Cristiana dei bambini battezzati!

Il Libro Sinodale, scritto a conclusione del nostro Sinodo Diocesano, ha come titolo: “Testimoni di misericordia”. Chiediamo per noi la grazia di una fede misericordiosa: fare esperienza della misericordia di Dio può condurci a conservare e a donare lo stupore davanti all’amore “esagerato” di Dio nostro Padre, così come ce lo fa conoscere e ce lo comunica il Figlio fatto uomo, Gesù.