
Le letture della V Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Salì su una barca, che era di Simone. Sedette e insegnava alle folle”
“Sedette”: come faceva un Maestro. “Insegnava”: annunciava il Vangelo, la Buona Notizia per noi. Nel vangelo di oggi, dopo le folle, tocca personalmente a Pietro confrontarsi con il Vangelo di Gesù (che è Gesù), con la sua vita).
“Prendi il largo e gettate le vostre reti”
Gesù ha già visto che la nottata di lavoro dei pescatori non ha dato frutto: la barca è vuota! Ma non si rivolge a Pietro per consolarlo. Il Vangelo di Gesù prende forma a partire dall’evidenza di quella esperienza di vita che è negativa, faticosa da vivere e da accettare.
“Abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla”
È un’esperienza che, poco o tanto, momentaneamente o a lungo, ciascuno di noi fa nel corso della propria vita: essere nella notte, mettere in gioco tutte le nostre capacità umane e non arrivare a nessun risultato positivo. È il peso del fallimento, della delusione, del venir meno delle motivazioni; sembra che sia finito lontanissimo da noi quello che può dare senso alla nostra vita e motivi al nostro impegno.
È proprio qui (solo in questa consapevolezza!) che il Vangelo di Gesù si rivela come annuncio che salva: quando incontra la nostra fatica, il nostro sconforto, il venir meno della fiducia umana; quando smettiamo di pensare che possiamo “metterci una pezza” da soli.
“Prendi il largo… Sulla tua parola, getterò le reti”
Pietro conosce la profondità del lago; si rimette in gioco solo perché si fida della Parola di Gesù: contro ogni logica e ogni ragione umana. È un cammino che ci chiede di rinunciare alla superficialità (almeno momentaneamente rassicurante) e ci conduce verso le profondità del nostro essere persone umane: al cuore della nostra vita.
“D’ora in poi sarai pescatore di uomini”
Per Pietro è come un Battesimo: un nome nuovo; una rinascita; uno scopo nuovo per la sua vita. Prima di persuadere altre persone a seguire il Vangelo di Gesù, Pietro deve cominciare da se stesso e compiere il proprio cammino di conversione.
In questo Anno Santo questo cammino di battezzati è riproposto anche a noi: non giocare tutto sulle nostre sicurezze, rimanendo in superficie; lasciarci condurre nella profondità che dà senso umano alla nostra vita; fidarci di Dio, della sua misericordia e della sua Grazia. E farlo anche in modo evidente, con i segni esteriori della nostra fede, con la convinzione di chi ci crede.
“Cantiamo al Signore. Grande è la sua gloria”.