
Le letture della V Domenica di Pasqua sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Quando Giuda fu uscito dal Cenacolo” (vangelo)
Per capire il significato del Vangelo che abbiamo ascoltato, è importante questa sua collocazione di tempo e di luogo. Siamo alla fine dell’Ultima Cena; Gesù sta rivolgendo ai suoi discepoli le parole di addio, prima di avviarsi alla sua Passione-Morte-Risurrezione; è il suo testamento spirituale.
“Il Figlio dell’Uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui. Dio lo glorificherà subito” (vangelo)
Il riferimento a Giuda, in realtà, non parla di gloria e di amore: parla di tradimento, di ingiustizia, di prepotenza; lo si vedrà subito dopo. Gesù afferma che c’è una legge diversa: la affida ai suoi discepoli da mettere al centro del loro cuore; chiede loro di non considerarla un’illusione, ma di considerarla come fonte di rapporti umani nuovi per costruire una realtà nuova di vita umana.
“Vi do un comandamento nuovo” (vangelo)
“Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri” (vangelo)
Non è nuovo! Era presente nella Prima Alleanza (Libro del Levitico); Gesù l’aveva già rimesso al centro del Vangelo (“Amerai il Signore tuo Dio…Amerai il tuo prossimo come te stesso”). Allora qual è la novità? Gesù ha dato la sua vita per noi: così ha fatto conoscere come ama Dio, con amore gratuito (lo ha glorificato). “La gloria di chi ama è avere amato”.
“Ecco, io faccio nuove tutte le cose”
“Vidi un cielo nuovo e una terra nuova… Vidi la Gerusalemme nuova scendere dal cielo, da Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo” (seconda lettura)
È il “matrimonio della Nuova Alleanza”: Dio che in Gesù (il Figlio fatto Uomo) pianta la sua “tenda con gli uomini”, per “asciugare ogni lacrima, per far scomparire morte, lutto, lamento e affanno”.
“Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri” (vangelo); o, per usare di nuovo le parole dell’Apocalisse, se noi “saremo suo popolo e lui sarà il Dio-con-noi, il nostro Dio”. Forse abbiamo scoperto dov’è la radice dei nostri problemi. Forse diventa più comprensibile anche la preghiera della Colletta: “Porta a compimento in noi il mistero pasquale”, quello iniziato col Battesimo.