Le letture della V Domenica di Quaresima sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Vogliamo vedere Gesù”
Sarebbe bello fare nostro questo desiderio dei Greci che si sono avvicinati alla fede e alla religione ebraica, desiderando vivere nell’Alleanza tra Dio e il popolo di Israele: per questo si sono recati a Gerusalemme a celebrare la Pasqua degli Ebrei.
Nel Vangelo secondo Giovanni, l’episodio che abbiamo ascoltato viene immediatamente dopo l’ingresso trionfale di Gesù a Gerusalemme: quello che rivivremo tra una settimana, nella Domenica delle Palme. Lì la liturgia ci sarà di grande aiuto nel dare il giusto significato alla richiesta dei Greci e a trasformarla in richiesta nostra. La liturgia chiederà anche a noi: “Veramente vuoi vedere Gesù in questa sua Pasqua ormai vicina? Allora devi guardare tutti e due i “volti” di Gesù: quello trionfante, acclamato, glorificato; ma anche quello che si rivela quando, pur di donare se stesso, affronta la Passione e la Morte in Croce. Per questo il Padre lo glorificherà nella Risurrezione.
Hai nella mente e nel cuore una gloria secondo criteri umani? Guarda bene: non la troverai in Gesù.
Ascolta: Gesù sta parlando di una glorificazione che avverrà sulla Croce; una glorificazione che assomiglia a quella del chicco di grano che, per dare senso alla propria vita, cade in terra e muore per produrre molto frutto.
Gesù sarà glorificato sulla Croce: sarà riconosciuto per quello che è (in sé e per noi) solo quando, dopo che si sarà donato, si rivelerà da risorto.
“Chi ama la propria vita, la perde”
A prima vista, sembra che Gesù non risponda alla richiesta rivolta dai Greci tramite Filippo e Andrea. In realtà apre, per loro e per noi, l’unica strada per poterlo vedere e conoscere veramente: quella della sua Pasqua.
Solo l’amore permette di conoscere; l’amore vero è quello che risplende nella Pasqua: non si può amare, se non donando se stessi, sacrificandosi. In questo modo si conduce alla luce (si fa nascere) la vita di una persona che si ama; si scopre il suo vero valore.
“Un’Alleanza nuova… scritta nel cuore”
“Crea in me, o Dio, un cuore puro”
È questa la vita nella quale il Signore Gesù vuole “attirarci” per salvarci. Salvezza è uscire da se stessi, dall’attenzione esclusiva alla nostra vita, dove tutto si riduce al desiderio di vivere bene qui e ora. Chi punta su questo, resterà deluso; niente della sua vita sopravviverà alla morte.
Vita vera è quella che anticipa qui e ora, privilegiandola, la comunione tra Dio e noi: vivere da figli nel Figlio Gesù. In questo modo noi, battezzati nella Pasqua di Gesù, possiamo aiutare altri a “vedere Gesù”: a scoprire la “gloria”, il senso vero e pieno della vita umana; è questa la missione a cui siamo chiamati in quanto battezzati.
Cosa prevale nel nostro cuore?
Il desiderio di tenere stretta la nostra vita nelle nostre mani, accorgendoci poi (inevitabilmente!) del suo camminare verso l’annientamento totale della morte? L’impegno costante e faticoso di “sbilanciarci” verso gli altri, maturando la convinzione che questo dà alla nostra vita un valore che dura al di là della morte? Nel Vangelo di oggi Gesù proclama la sua scelta e il Padre lo “glorifica”; e ci dà appuntamento alla sua Pasqua, l’annuncio diventerà realtà.