Le letture della V Domenica di Quaresima sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
Un breve commento alla Parola di Dio che abbiamo ascoltato, perché possa accompagnare tutti noi a vivere in modo consapevole il grande dono del Battesimo che celebriamo questa domenica.
In queste ultime tre domeniche, Gesù ha svelato in maniera sempre più profonda la sua identità; si è proposto alla nostra fede come “acqua viva, luce del mondo, risurrezione e vita”. Noi, celebrando i sacramenti del Battesimo e dell’Eucaristia, stiamo chiedendo la grazia di essere e vivere in comunione di vita sempre più profonda con Lui.
“Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore vivrà”
Il racconto della risurrezione di Lazzaro è tra quelli proposti dalla Liturgia anche quando viviamo l’esperienza difficile, dolorosa e sofferta della morte a questa vita terrena. Oggi, però, ci conduce davanti alla Pasqua di Gesù (Pasqua di Morte e Risurrezione): se ci immergiamo nella sua Pasqua (Battesimo), riceviamo in dono la grazia di “non morire da vivi” e di dare a questa vita terrena un valore che dura al di là della morte, in una vita eterna.
“Il Maestro è qui e ti chiama”
Oggi la Chiesa, a nome di Gesù, ripete a tutti noi le parole di Marta alla sorella Maria: ci chiama a riconoscere e a consentirgli di rinnovare (anche per questi bambini) la grazia dell’incontro con Lui, capace di ridonare vita.
“Lazzaro, vieni fuori!”
Gesù ci chiama e ci accompagna ad uscire da tutto quello che tiene prigioniera nella morte la nostra vita umana: egoismo, vendetta, gelosia, sospetto, pregiudizio. Gesù ci “rigenera” a una esistenza umana feconda di bene, di accoglienza, di misericordia, di tenerezza.
I segni che compiremo tra poco ci parlano di questo: unzioni, che ci ricordano il dono dello Spirito Santo, a permeare in profondità la nostra vita; acqua che purifica, disseta, irriga la nostra vita, per renderla feconda di bene; luce, per lasciarci guidare dal Figlio Gesù a vivere da figli di Dio e a distinguere il bene dal male; veste bianca, a segnalare vita nuova; possibilità di coltivare il rapporto di figli con Dio Padre, nell’ascolto della sua Parola e incontrandolo nella preghiera.