VI Domenica di Pasqua (25/5/2025)


VI Domenica di Pasqua

Le letture della VI Domenica di Pasqua sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Il Paraclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome”

Anche il Vangelo di oggi è parte del discorso di Gesù nel Cenacolo, alla fine dell’Ultima Cena. È il discorso dell’addio di Gesù ai suoi discepoli: il momento della Passione, Morte e Risurrezione (Pasqua) si avvicina; Gesù rassicura gli Apostoli che non rimarranno soli; con loro ci sarà sempre lo Spirito Santo, il Paraclito, “colui che si mette accanto per guidare, sostenere, consolare”. Lo Spirito Santo è lo Spirito di Gesù, il suo soffio vitale, il suo “respiro da Figlio di Dio”. Nel Mistero dell’Incarnazione, Dio “si è fatto uomo per opera dello Spirito Santo”; la Nuova Alleanza è giunta al suo compimento; è iniziato per l’umanità il tempo nuovo e ultimo per la salvezza.

“Lui vi insegnerò ogni cosa”

Gesù ha già trasmesso tutto quello che è necessario sapere per la nostra salvezza: la Rivelazione è già completa nel Vangelo di Gesù; lo Spirito Santo fa penetrare tutto questo nel cuore dei credenti, là dove la Parola di salvezza deve essere accolta.

Non dobbiamo attendere altri messaggi o annunci: l’unico Maestro per noi cristiani è lo Spirito di Gesù che, a partire dalla partecipazione sacramentale alla Pasqua di Gesù, abita, dimora nel profondo del nostro cuore; istruisce, illumina la nostra coscienza per farci riconoscere il bene.

Purtroppo (lo sappiamo fin troppo bene!) possiamo anche ignorarlo e rifiutarlo.

“Vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”

Ricordare significa “accogliere nel cuore”, nella vita, come ha fatto il Figlio Gesù nella sua vita terrena: quella dobbiamo guardare (parole e opere); quella dobbiamo ricordare. Questa è la grazia che chiediamo per noi e (con trepidazione!) per i cresimandi e le loro famiglie.

“O Dio, manda il tuo Santo Spirito, perché ravvivi in noi la memoria di tutto quello che Cristo ha fatto e insegnato”