Le letture della XI Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite” (vangelo)
In questo caso, la compassione di Gesù non è legata a particolari situazioni di bisogno: è legata a una condizione generale di stanchezza, di sfiducia e delusione, al venir meno nelle folle del senso di salvezza per la vita.
“Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date” (vangelo)
“Strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino” (vangelo)
Gesù sente il bisogno di coinvolgere i suoi discepoli, per consentire a tutti di scoprire, conoscere e accogliere l’amicizia offerta a loro da Dio (Alleanza, Regno dei cieli). Gesù chiama i discepoli non perché li ritiene perfetti: conosce i loro limiti, la loro fragilità, le loro mancanze. Gesù chiama quelli che “hanno ricevuto gratuitamente”.
“Siamo stati giustificati” (seconda lettura)
“Abbiamo ricevuto la riconciliazione” (seconda lettura)
“Voi sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa” (1° lett.)
C’è un sacerdozio specifico in risposta a una chiamata particolare (abbiamo pregato nei giorni scorsi per i novelli sacerdoti). La Parola di Dio richiama oggi la nostra attenzione su un “sacerdozio” che ci accomuna: quello che nasce dal Battesimo (oggi pomeriggio celebriamo i Battesimi). Abbiamo ricevuto la grazia di metterci in cammino con la possibilità di uno sguardo sulla vita che è lo stesso di quello di Dio (figli di Dio Padre). Siamo chiamati a condividere con gli altri questo dono: l’esperienza più bella che ci è capitata nella vita.
“Pregate dunque il Signore della messe” (vangelo)
Pregare ci aiuta a cambiare il nostro modo di guardare le cose, gli avvenimenti, la vita. Pregare ci aiuta a ricordare quanto siamo preziosi agli occhi di Dio: Lui si affida a noi! Pregare ci accompagna a fare coincidere i nostri desideri con il desiderio di Dio.
“O Padre, donaci di ascoltare la tua voce e di custodire la tua alleanza, per annunciare con le parole e con la vita che il tuo regno è vicino” (colletta). Per noi e per tutti.