XV Domenica del Tempo Ordinario (14/7/2024)


XV Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XV Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli” (vangelo)

Togliamo subito di mezzo eventuali equivoci: la missione (“mandarli”) riguarda tutti noi battezzati; è proprio il Battesimo che ci rende “missionari”. Gesù decide che è giunto il momento: è quello della Cresima (Confermazione del Battesimo)? E’ quello del Sacramento dell’Ordine? E’ quello del Matrimonio (se c’è e quando c’è)? E’ quello quando si sceglie il Battesimo per il proprio figlio? È quello dell’Iniziazione Cristiana del figlio? Sicuramente dobbiamo individuarlo questo momento della chiamata/missione; anche perché la “giornata” della nostra vita incomincia e finisce senza che lo decidiamo noi: non siamo noi i padroni del nostro tempo; però dipende da noi cercarne il significato e dargli un senso. E’ stato così per il profeta Amos; è stato così per Gesù; è stato così per i Dodici; deve (dovrebbe!) essere così per ciascuno di noi. Noi possiamo soltanto scoprire questa chiamata gratuita (è Grazia), riconoscerla e benedire Dio per ringraziarlo, come ha fatto S. Paolo (2° lettura).

“Ordinò loro di non prendere per il viaggio…” (vangelo)

Potrebbe (dovrebbe!) sorprenderci l’insistenza di Gesù su ciò che deve mancare a chi è inviato in missione: sono elementi sostanziali, non superflui; Gesù chiede di fare a meno del necessario. Intendiamoci: ritengo proprio che non sia un invito a non impegnarsi per ciò che è necessario per la vita nostra e di chi ci è affidato. E’ piuttosto un segnalarci con quanta facilità le cose materiali possono diventare tentazione a dimenticarci che la nostra condizione umana (in quanto tale) è condizione radicale di insufficienza, precarietà, fragilità; è richiamo a non puntare troppo (o tutto!?) sulla sazietà del cibo, l’accumulo dei beni, la sicurezza del denaro; a riscoprire la bellezza e il significato delle parole “Grazia” e “Provvidenza”. Quello che è veramente necessario per dare senso alla vita ci è donato da Dio!

“A due a due” (vangelo)

Nessuno è “inviato in missione” da solo. Abbiamo (urgente!) il bisogno di riscoprire la bellezza e la ricchezza umana legate al nostro essere “Comunità di battezzati”!

“Se non vi accogliessero e non vi ascoltassero…” (vangelo)

Quella dell’ininfluenza e del fallimento è una situazione ben viva e presente oggi per noi: come lo è stata per il profeta Amos; come lo è stata per Gesù; come lo è stata per primi cristiani. Chiediamo al Signore la grazia di ricordare sempre che il vero fallimento è non sentire più la chiamata/missione; è il non provarci più a “testimoniare a tutti la ricchezza della tua grazia”. (colletta)