Le letture della XVI Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
Ho scelto di iniziare la riflessione a partire dall’ultima frase del Vangelo, anche perché l’immagine del Pastore è presente anche nelle altre letture. Gesù si rivela come il pastore annunciato dai profeti e narrato nel Salmo: “Radunerò io stesso le mie pecore” (1° lettura); “Egli è la nostra pace” (2° lettura); ”Rinfranca l’anima mia” (la mia vita) (salmo).
“Sceso dalla barca, egli vide una grande folla, ebbe compassione di loro, perché erano come pecore senza pastore” (vangelo)
In questo “via vai” che è la nostra vita, da qualsiasi parte ci troviamo, in qualsiasi direzione guardiamo, la prima sensazione è quella di essere in mezzo a fame, sete, sofferenza, guerra, grida di aiuto: in tutti i sensi; come “pecore senza pastore”.
“Gli apostoli si riunirono attorno a Gesù” (vangelo)
Proviamo anche noi a fare come loro. Sono di ritorno dalla loro prima missione; portano dentro di sé la fatica e la stanchezza di questa esperienza.
“Venite in disparte e riposatevi un po’” (vangelo)
“In disparte” indica il luogo e il tempo dell’intimità con Gesù. Mi pare di capire che non sia esattamente questo il desiderio e lo scopo delle ferie/vacanze così come le cerchiamo e ci sono proposte.
“Ebbe compassione di loro” (vangelo)
Il nostro atteggiamento, le nostre scelte, rendono ancora più difficile per Dio far giungere a noi la compassione per la nostra vita: la possibilità di portare insieme con noi il peso della nostra vita. Rinunciare ad “andare in disparte con Gesù” rende ancora più complicato per noi seguirlo nella compassione per il nostro prossimo. Il risultato è la stanchezza che attanaglia la vita umana e approfondisce il “gorgo del male” nel quale l’umanità si dibatte.
La Buona Notizia (il Vangelo) è che Dio porta nel cuore per la nostra umanità un amore che non viene mai meno: ce lo rivela in Gesù, “il Figlio fatto Uomo per salvarci”. Chiediamo la grazia di cercarlo là e mentre Lui cerca noi. E’ Lui che “rivela la compassione di Dio e reca il dono della riconciliazione e della pace” (colletta).