XVII Domenica del Tempo Ordinario (28/7/2024)


XVII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XVII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

Avviene ogni tre anni, quando ascoltiamo il Vangelo secondo Marco: a questo punto dell’anno la lettura si interrompe; per cinque domeniche ci viene proposto il sesto capitolo del Vangelo secondo Giovanni. È quello in cui Gesù si propone come “Pane di vita”: fa riferimento a quella fame di significato e di pienezza che travaglia l’esistenza umana di tutti noi.

Al termine dei quaranta giorni nel deserto, Gesù ha fatto l’esperienza della fame: anche di questa fame che riguarda il corpo e lo spirito; per questo riconosce in noi quella fame che lui è venuto a saziare, diventando il Dio-con-noi.

“Gesù, alzati gli occhi, vide che una grande folla veniva da lui” (vangelo)

S. Paolo, nella Lettera ai Romani, ha parole toccanti per descrivere questo rapporto tra Gesù e noi: “Chi ci separerà dall’amore di Cristo? Forse la tribolazione, l’angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?” Tutto questo è la nostra “fame”; Gesù non resta impassibile di fronte a questo nostro bisogno di salvezza.

“Dove potremo comprare il pane perché costoro abbiano da mangiare? Diceva così per metterlo alla prova” (vangelo)

L’apostolo Filippo si limita a dire quello che non hanno; Gesù chiede ai discepoli quello che hanno: chiede un coinvolgimento diretto, a partire da quel poco di cui disponiamo.

Papa Francesco, commentando questo vangelo, dice: “Sarebbe bello chiederci ogni giorno: Oggi che cosa porto a Gesù?” Gesù ci chiede di portargli tutto, anche quello che ci sembra insignificante; è con questo “poco” che Gesù darà da mangiare a tutti.

In un altro commento, leggevo: “La fame nel mondo non dipende dal fatto che manca il pane, ma dal fatto che il pane non è condiviso”. La logica del dono è completamente diversa dalla nostra: noi cerchiamo di aggiungere, di accumulare; noi vogliamo moltiplicare, non dividere. A questo vangelo noi diamo il titolo “Moltiplicazione dei pani”; nel vangelo non c’è il verbo “moltiplicare”. Il vero miracolo di Gesù è la condivisione, la divisione di quello che c’è.

Alla fine, la folla non ha capito! Gesù vorrebbe che capissimo: quella fame è il segno di un bisogno di salvezza più totale e più profondo. Gesù vorrebbe poter dire a ciascuno di noi: “Ti manca il pane? Io mi farò Pane per te; ti manca l’acqua? Io mi farò Acqua per te; ti manca vita? Io sfiderò la morte per te”.

Perché sia saziata ogni fame del corpo e dello spirito” (colletta)