XX Domenica del Tempo Ordinario (20/8/2023)


XX Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XX Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Si ritirò verso la zona di Tiro e di Sidone. Ed ecco una donna cananea” (vangelo)

Territorio straniero e pagano; donna straniera e pagana. Eppure Gesù, quando aveva inviato gli apostoli in missione (Mt. Cap. 10), aveva comandato esplicitamente loro di “non andare tra i pagani e di non entrare nelle città dei Samaritani”; di annunciare il Regno dei cieli rivolgendosi “alle pecore perdute della casa di Israele”.

Cosa è cambiato da allora? Incontrando la sofferenza, la disperazione e il bisogno delle persone, Gesù non può fare a meno di proclamare che il Vangelo è per tutti: la “buona notizia” di Dio che ha misericordia, che ama e che salva va annunciata a tutti; deve raggiungere tutti.

“Donna, grande è la tua fede” (vangelo)

Forse la fede nasce veramente e sinceramente là dove la speranza finisce e nella vita degli uomini si affaccia la disperazione. Non so a voi; a me capita (ogni tanto, chissà perché!) di pensare al tempo in cui queste nostre terre e le nostre popolazioni erano pagane; anche qui la fede è nata ed è cresciuta fecondata dal sangue dei martiri. Neanche noi avevamo (o abbiamo!) diritti di primogenitura da far valere davanti a Dio: il bisogno di salvezza, la sofferenza, la disperazione vanno al di là delle appartenenze etniche e culturali; davanti a Dio vengono prima di ogni appartenenza religiosa.

“Mia figlia è molto tormentata da un demonio” (vangelo)

La fede non consiste nel proporre o suggerire a Dio come comportarsi davanti ai problemi degli uomini o la loro soluzione. Fede è riconoscere il vuoto che si è creato in noi e nella nostra vita: consegnare la nostra vita a Dio perché sia Lui e non il demonio a riempire questo vuoto.

“Il pane sulla mensa… le briciole che cadono dalla tavola” (vangelo)

Noi abbiamo ricevuto la grazia di sedere a mensa e di non doverci nutrire solo delle briciole: è l’Eucaristia, la Messa! Cosa ne abbiamo fatto; cosa ne stiamo facendo di questo dono?