XXII Domenica del Tempo Ordinario (1/9/2024)


XXII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Chi teme il Signore abiterà nella sua tenda” (salmo)

Comincerei da qui a lasciare che il Signore faccia chiarezza nel nostro cuore di battezzati. Cosa significa “temere il Signore”? Avere paura di lui? La prima lettura di oggi ci aiuta a capire: Deuteronomio (siamo già a ripartire dopo un primo fallimento dell’Alleanza!).

“Ascolta le leggi e le norme che io vi insegno”
“Non aggiungerete nulla e non ne toglierete nulla”

“Perché quella sarà la vostra saggezza e le vostra intelligenza”

Dio vuole avere il dominio assoluto sulla nostra vita? No! Dio vuole farci dono degli strumenti necessari per riempire di bene e di significato la nostra vita; per non buttare via la nostra vita.

“Il nostro Dio è vicino a noi”

In gioco c’è l’autenticità della nostra vita di battezzati e del nostro rapporto di figli con Dio nostro Padre. Nella seconda lettura, S. Giacomo dà un nome a questo rapporto: religione (legame?). È in gioco il nostro benessere di persone umane (psicologico/psichico): non è uno scherzo, una cosa da poco! È in questione l’unità della persona: un cuore unito, non diviso, non doppio. Il contrario è una malattia sempre più diffusa, che colpisce un numero sempre più impressionante di persone: la dissociazione, come se fosse qualcun altro a compiere le nostre azioni. Forse adesso possiamo cominciare a capire il Vangelo di Gesù.

“Dal di dentro, dal cuore, escono propositi di male”

Gesù fa un elenco che descrive questo male che esce dal cuore: sembra a fotocopia della vita così come la costruiamo. Dove sono finite “la saggezza e l’intelligenza” di cui parlava la prima lettura?

“Questo popolo mi onora con le labbra, ma il suo cuore è lontano da me. Trascurando il comandamento di Dio, voi osservate la tradizione degli uomini”

E ancora S. Giacomo (seconda lettura): “Religione pura e senza macchia davanti a Dio Padre è questa: farsi carico delle sofferenze di chi è nel bisogno”.

La Colletta ci suggeriva questa preghiera: “Infondi nei nostri cuori l’amore per il tuo nome, accresci la nostra dedizione a te, fa’ maturare ogni germe di bene e custodiscilo con vigile cura”.