XXIII Domenica del Tempo Ordinario (10/9/2023)


XXIII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXIII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Ascoltate oggi la voce del Signore” (salmo)

Il Vangelo secondo Matteo, che ci sta accompagnando nelle domeniche di questo anno liturgico, è costruito attorno a cinque grandi discorsi. Oggi e domenica prossima ascoltiamo il capitolo 18, che ha come argomento la vita della Comunità cristiana. Mi è sembrata interessante la coincidenza di questo argomento con la celebrazione della “Festa dei bambini battezzati”: una Comunità cristiana nasce dal Battesimo e vive prendendosi cura dei nuovi battezzati (non avviene la stessa esperienza in ogni famiglia in cui un bambino è generato alla vita?)

Noi oggi vogliamo ricordare con gioia questa chiamata che il Signore Gesù rivolge a ciascuno di noi, in particolare ai genitori che hanno scelto per i propri figli il Battesimo; hanno scelto, cioè, di chiedere a Dio per i propri figli la grazia di immergere fin dall’inizio la loro vita dentro la Pasqua di Gesù, per poter vivere la loro intera vita umana da figli di Dio.

La riflessione di oggi trascura il tema specifico del vangelo: è il tema del perdono; lo ritroveremo ancora nel vangelo che ascolteremo domenica prossima. Vorrei, invece, aiutarvi a dedicare la vostra attenzione alla prima lettura e al Salmo responsoriale.

 Il Salmo, nelle prime due strofe, è soprattutto un invito a fare festa, ricordando il grande dono del Battesimo: perché è un dono grande! Noi possiamo soltanto scegliere se accettarlo oppure no; ma nessuno di noi può costruire con le proprie capacità questo rapporto tra Dio e la nostra vita.

Nella terza strofa, il Salmo ci chiede di riflettere sulla nostra risposta a questo grande dono. Il popolo di Israele aveva ricevuto in dono da Dio la possibilità di rinascere: la Pasqua della Prima Alleanza lo aveva riportato nel rapporto con Dio. Ma la risposta non è garantita: il cuore si indurisce; la tentazione di sottrarsi al rapporto è forte. È così anche oggi; è così anche per noi!

“Io ti ho posto come sentinella. Quando sentirai dalla mia bocca una parola, tu dovrai avvertirli” (prima lettura)

La prima lettura ci riporta, come singoli e come Comunità cristiana, davanti alle nostre responsabilità: io come parroco, i genitori dei bambini, tutti noi singoli battezzati. A noi, come al profeta Ezechiele, è rivolta “questa parola del Signore”.

E’ in gioco la nostra responsabilità: se non lo fai “della sua morte (alla vita da figlio di Dio) io domanderò conto a te”; se lo fai, “tu ti sarai salvato”.

Così (solo così, suggerisce la Colletta) nasce e cresce una Comunità cristiana: accogliendo e coltivando per libera scelta la dignità di figli adottivi che Dio Padre ci ha donato con la Pasqua del Figlio Gesù, per una Alleanza nuova e duratura.