XXIII Domenica del Tempo Ordinario (4/9/2022)


XXIII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXIII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Una folla numerosa andava con Gesù. Egli si voltò e disse loro” (vangelo)

Siamo alla fine del capitolo 14 del Vangelo di Luca. Per Gesù il tempo delle scelte è sempre più vicino. Gesù diventa sempre più determinato, deciso; affretta i suoi passi verso il momento in cui l’accoglienza e l’entusiasmo della gente si trasformeranno in abbandono e rifiuto. Gesù chiama a diventare uomini e donne disposti a condividere la sua stessa passione per Dio e per l’uomo: “Amare Dio con tutto il cuore e gli altri con il cuore di Dio”, diceva una beata.

Se uno viene a me e non mi ama più di…” (vangelo)

In un Catechismo per l’Iniziazione Cristiana alla vita da battezzati c’è un capitolo intitolato “La fatica di scegliere”: fatica per Gesù; fatica per i suoi discepoli.

Qualcuno di noi ha fatto esperienza di uno stile di vita in cui le possibilità di scelta erano ridotte all’osso. Partendo da lì, abbiamo costruito un mondo pieno di possibilità: la fatica e la difficoltà di scegliere si è moltiplicata.

In questo periodo un primo accenno alla possibilità di essere chiamati a fare delle scelte e dei “tagli” nel nostro stile di vita, ci sta destabilizzando: fino a provocare reazioni violente e, sempre più spesso, tragiche.

E’ vero: “decidere” è faticoso; è parente stretto del “recidere”, del tagliare; ma è l’unico modo per portare a compimento la nostra maturità umana e cristiana.

“Colui che non porta la propria croce…” (vangelo)

Amare Gesù da discepoli conduce ad assumere su di sé la fatica della relazione, fino a soffrire per l’altro; anche (e soprattutto) quando le relazioni affettive dovessero conoscere l’amarezza della crisi.

Per provare a farlo, è necessario stare “dietro al maestro”: imparare a vedere le orme che tracciano il suo cammino; imparare il suo stile, frequentare Gesù e la sua Parola; imparare a fare nostri i suoi criteri di scelta. Proprio quello che sembra sempre meno presente nella Comunità cristiana!

“Croce” è scegliere la logica del vangelo anche quando si scontra con la logica del mondo.

“Se uno non mi ama più di… Chiunque di voi che non rinuncia a…” (vangelo)

La nostra capacità di decidere è proporzionale alla nostra capacità di individuare e dominare i nostri “affetti disordinati”: questo ci renderebbe liberi nelle scelte. Gli “affetti disordinati” non sono necessariamente quelli palesemente immorali; sono anche quelli “non ordinati al fine” della nostra vita presente ed eterna.

“Chi di voi, volendo costruire una torre…”
“Quale re, partendo per una guerra…”
“Chi di voi non rinuncia a…”
(vangelo)

Gesù utilizza queste immagini per indicare le condizioni per vivere da discepoli: “costruire”, “lottare” e rinunciare.

Per arrivare a un amore “ad altezza di croce” è necessario misurare le proprie forze; è necessario prendere le distanze dall’invadenza di certi legami e dall’attaccamento eccessivo a ciò che ci allontana dal dare alla vita il suo giusto significato,

“Donaci, o Dio, la sapienza del tuo Spirito” (colletta)