Le letture della XXIV Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.
Riflessione
“Per la strada interrogava i suoi discepoli” (vangelo)
Probabilmente è uno dei difetti fondamentali della nostra vita di battezzati: pensare di essere arrivati (ma dove?); dimenticare che, come discepoli di Gesù, siamo per tutta la vita in cammino dietro di lui. Qualcuno di noi, forse (almeno qualcuno!?), ricorderà: era il Vangelo secondo Giovanni, capitolo sesto.
“Questa parola è dura… Queste parole sono spirito e sono vita… Da quel momento molti dei suoi discepoli tornarono indietro e non andavano più con lui” (vangelo)
Dunque, già allora, “tirava aria di crisi” tra Gesù e i suoi discepoli (noi battezzati). Ecco il motivo di questo “sondaggio”: più che sul gradimento, sulla comprensione; Gesù non vuole essere frainteso.
“La gente, chi dice che io sia?” (vangelo)
La risposta è francamente deludente: guarda al passato; la gente non ha (non abbiamo) capito che in Gesù Dio ci ha donato non una ripetizione del passato, ma una novità assoluta: Dio si è fatto uomo per salvare la vita umana.
“Ma voi, chi dite che io sia?… Tu sei il Cristo” (vangelo)
Questa volta siamo chiamati in causa noi (discepoli/battezzati). Sembra che Pietro, a nome dei dodici, abbia “centrato in pieno” la risposta giusta. Ma è solo un attimo!
“Ordinò loro severamente di non parlare di lui ad alcuno” (vangelo)
Prima devono capire ed accettare il “come” Gesù diventerà Cristo. Per questo Gesù annuncia la sua Pasqua: Passione, Morte Risurrezione.
Ah, questa parola “Passione”! A noi piace (e la usiamo) quando ci dice la bellezza e il batticuore dell’amore che sboccia e prende forma; ma la rifiutiamo quando ci chiama all’amore come fatica e sofferenza per il dono della nostra vita alle persone che amiamo. In questo caso ci sembra ingiusta e lesiva della nostra dignità di persone. Gesù va diritto al punto.
“Chi vuole salvare la propria vita, la perderà; ma chi perderà la propria vita, la salverà” (vangelo)
Ecco: questo proprio no!
“Pietro lo prese in disparte e si mise a rimproverarlo” (vangelo)
“Va’ dietro a me, Satana! Perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini” (vangelo)
È persino commovente questa delicatezza di Pietro che prende Gesù in disparte, per non fargli fare brutta figura davanti a tutti. Gesù, però, va giù duro. Satana (colui che separa)non può avere speranze di vittoria nei confronti di Gesù: è già stato sconfitto; ma con noi? Noi, “secondo chi pensiamo”? Secondo il Dio fatto uomo (Gesù) o secondo gli uomini (e perciò secondo Satana)?