XXVI Domenica del Tempo Ordinario (1/10/2023)


XXVI Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXVI Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Voi dite: <Non è retto il modo di agire del Signore>” (1° lettura)

Ricordate, domenica scorsa, il criterio di misericordia e di grazia con il quale venivano retribuiti quelli che avevano “lavorato nella vigna”?

“Che ve ne pare?” (vangelo)

Il vangelo e la prima lettura di oggi ci accompagnano a continuare la riflessione: “il giusto e il malvagio”; “i due figli”. In questo periodo, come ogni anno, stiamo cercando di rimetterci in cammino come Comunità Cristiana dietro al Signore Gesù: incontri con i genitori, per loro e in vista dell’Iniziazione Cristiana dei loro figli battezzati; Prima Comunione; Festa della Comunità; mandato ai Catechisti; Festa Patronale. Quest’anno avremo anche la grazia dell’incontro con il Vescovo Oscar, domenica prossima. E poi, di nuovo, Avvento/Natale; Quaresima/Pasqua; Tempo di Pasqua/Pentecoste: a ricordarci che siamo discepoli in cammino dietro a Gesù che è la Via.

“Va’ a lavorare nella vigna” (vangelo)

Siamo al seguito di Gesù per essere liberati da un’esistenza ripiegata su noi stessi; in cammino per diventare capaci di vedere, di sentire, di parlare, di costruire relazioni; lo siamo dal giorno del nostro Battesimo, quando Gesù ha ripetuto per noi il gesto che guariva il sordomuto: il Signore ci ha fatto allora il dono di vivere pienamente la nostra vita come relazione con Dio e con gli altri. Si è aperta allora per noi la via che conduce a una vita nuova: non rovinata dalla frenesia, non sciupata dall’indifferenza, non rinchiusa nel guscio di noi stessi.

“Si allontana dalla giustizia…si converte dalla sua malvagità” (1°lett.)
“Non ne ho voglia. Ma poi si pentì e vi andò…Sì, Signore. Ma non vi andò” (vangelo)

Gesù oggi ci dice: “Ricordatevi che non siete persone arrivate, ma persone in cammino, che desiderano imparare (discepoli!). Siate consapevoli dell’ambiguità che accompagna sempre e comunque la vostra esperienza umana. Non coltivate la falsa sicurezza rappresentata nel vangelo dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo”.

Noi abbiamo ricevuto il dono della fede. Dobbiamo sempre ricordare quanta grazia abbiamo ricevuto da io, per evitare la presunzione di “essere già a posto”, di crederci già “giusti”.

“Ricordati, Signore, della tua misericordia” (salmo)
Chiediamo la grazia di ricordarcene anche noi.

Il Vangelo di oggi è un richiamo prezioso a rimetterci in cammino, a vegliare sul nostro cuore, a riportare con costanza fedele la nostra vita di fronte alla Parola di Gesù e alla sua Grazia.