XXVII Domenica del Tempo Ordinario (2/10/2022)


XXVII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXVII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Accresci in noi la fede!” (vangelo)

Spesso la nostra fede è messa alla prova dall’esperienza di non sentirci ascoltati da Dio: ci sono necessità e desideri che portiamo davanti al Signore e che non trovano risposta. La nostra delusione è ancora più forte quando ci sentiamo meritevoli di una risposta.

Questa esperienza può rivelarsi provvidenziale per condurci davanti alla vera identità di Dio: ci costringe a chiederci quale idea ci siamo fatti di Dio, cosa ci aspettiamo da Lui; ci costringe a interrogarci sui veri motivi che ci spingono a coltivare il rapporto con il Signore. Dobbiamo imparare a entrare nella “logica della gratuità”.

“Siamo servi inutili” (vangelo)

La traduzione per me più convincente di questa espressione (quella che amo di più) dice: “Siamo soltanto servi; siamo semplicemente servi”. “In-utili”, nel senso che nel rapporto con Dio non cerchiamo il nostro “utile”. Dio, per noi, non è più un padrone da cui attendiamo la ricompensa, ma un padre che provvede a quello che è necessario per noi. Questa gratuità nel rapporto con Dio la viviamo come rapporto di amore e si riverbera nel rapporto con gli altri: ciascuno si dona per il bene dell’altro.

Invece rimane forte in noi la tentazione di proiettare su Dio quelle “relazioni di potere” che si creano tra noi e diventano spietate: danno origine a tanta sofferenza! È vero: siamo tutti nelle mani di Dio; ma, per fortuna nostra (per grazia!) Dio non è così.

“Arare…pascolare il gregge” (vangelo)

Quando l’evangelista Luca riporta queste parole di Gesù, probabilmente ha davanti agli occhi coloro che nella comunità rivestono ruoli di responsabilità: nella comunità ecclesiale, il prete; nella comunità civile, i politici; nella comunità familiare, i genitori; nei rapporti in generale, chiunque di noi. Allora “arare” rimanda all’immagine di chi semina; “pascolare” ricorda l’azione di chi è chiamato a custodire e accompagnare un gregge: sono immagini di chi è chiamato a governare, di chi è responsabile del prendersi cura di una comunità umana.

Coloro che hanno riconosciuto per sé questa chiamata di Dio (preti, governanti, genitori, ecc.) possono essere preda di una tentazione: attendersi di essere ripagati, almeno con soddisfazioni. Ecco perché è bella e necessaria (e da ripetere frequentemente!) l’invocazione che è all’inizio del vangelo di oggi: “Signore, accresci in noi la fede!”.