XXVIII Domenica del Tempo Ordinario (9/10/2022)


XXVIII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXVIII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Lungo il cammino verso Gerusalemme, Gesù attraversava la Samaria e la Galilea” (vangelo)

La Samaria è il luogo simbolo della infedeltà. La Galilea è il luogo simbolo dell’emarginazione. Anche noi siamo un po’ così! Gesù sceglie di venirci a trovare nella nostra indecisione, per aprire il nostro cuore all’azione di Dio. Per questo il Figlio si è fatto Uomo.

“Gli vennero incontro dieci lebbrosi” (vangelo)

Malattia tremenda, la lebbra! Il lebbroso è uno che sta morendo lentamente: uno il cui corpo “cade a pezzi”; uno che non riesce a tenere insieme i brandelli della propria vita.

Fino a quando noi continuiamo a negare la nostra malattia, il passaggio di Gesù, venuto a guarirci (salvarci!) non serve a niente. La fede è proprio la consapevolezza di vivere una situazione da cui, con le sole nostre forze, non ci è possibile uscire.

Dobbiamo partire da lì: dal riconoscere che, per tanti motivi diversi, la nostra vita “cade a pezzi”: è malata; ha bisogno di guarigione e di salvezza. Non è per nulla scontato sperimentare la nostra fragilità e i nostri limiti senza cedere alla rassegnazione: la tentazione di adattarci è sempre forte.

“Gesù, maestro, abbi pietà di noi” (vangelo)

I dieci lebbrosi si rivolgono a Gesù con un’unica voce, come se la condivisione della malattia li avesse condotti a formare una comunità.

L’incontro di Catechismo con i ragazzi cresimandi mi ha condotto a rileggere questo episodio del Vangelo sulla traccia del Rito della Messa. L’invocazione dei lebbrosi è un vero e proprio Atto penitenziale: siamo invitati a compierlo ogni volta all’inizio della Messa.

La guarigione dei lebbrosi non avviene immediatamente, ma mentre sono in cammino: un cammino di conversione. Non seguiamo il Signore perché siamo già stati guariti; è seguendo il Signore che guariamo e facciamo esperienza della salvezza.

“Gesù disse loro” (vangelo)

Il nostro cammino di conversione è illuminato, orientato, guidato, accompagnato dall’ ascolto della Parola del Signore: è il Vangelo (la Buona Notizia) della nostra salvezza.

“Uno di loro, vedendosi guarito, tornò indietro per ringraziarlo” (vangelo)

Tutti e dieci i lebbrosi vengono “purificati”; uno solo è “guarito” è quello che ha continuato la sua Messa (il suo incontro con il Signore) con il Ringraziamento, L’Eucaristia.

Nel cammino di fede è un passo importante quello di imparare a dire “grazie”, a riconoscere la “gratuità” del dono che riceviamo da Gesù, a trasformarlo in gratitudine nella vita quotidiana.

“Si prostrò davanti a Gesù” (vangelo)

Il lebbroso guarito (quello Samaritano, non credente) riconosce in Gesù il Salvatore (il Messia): è capace di risalire dal dono al donatore. Entra così in Comunione con Gesù.

“Alzati e va’: la tua fede ti ha salvato” (vangelo)

“Nel nome del Signore, andate in pace”: la Messa si conclude con l’invito a tornare nella vita quotidiana come testimoni di una guarigione avvenuta e rinnovata in noi dall’amore di Dio.

“Rinnovati dall’incontro, possiamo renderti gloria con la nostra vita” (colletta)