XXXIII Domenica del Tempo Ordinario (19/11/2023)


XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

Le letture della XXXIII Domenica del Tempo Ordinario sono disponibili al seguente link, cliccando qui.

Riflessione

“Chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni”

Siamo alla vigilia della Festa patronale della nostra Comunità: occasione preziosa per un esame di coscienza riguardante la nostra vita di fede personale ed ecclesiale. Ogni Comunità cristiana nasce dal desiderio di Dio: condividere con noi tutti i suoi beni, la sua vita. Mettendoci a parte della sua vita, Dio ci ha ritenuti amici di cui fidarsi; ci ha chiamati a pensare e realizzare la nostra vita qui sulla terra secondo i suoi punti di vista e a metterla a frutto perché altri ne traggano vantaggio: come la donna di cui parlava la prima lettura. La fiducia di Dio verso ciascuno di noi prescinde da ogni suo calcolo sulla riuscita o il fallimento da parte nostra: è dono gratuito del Padre.

È Gesù, il Figlio di Dio fatto uomo, che ci annuncia questo dono e lo realizza per noi: diventa così modello di ogni vita umana. Di quali doni ci ha fatti partecipi Gesù per tracciare anche per noi il percorso di una vita da figli? La Parola (il Vangelo) e i gesti concreti che la accompagnano: i segni (miracoli) durante tutta la sua vita; la sua presenza nell’Eucaristia, la lavanda dei piedi, lo sguardo rivolto a Pietro che lo sta rinnegando, il perdono offerto a coloro che lo stanno uccidendo nel momento della sua Pasqua; l’affissione del suo Spirito su ogni uomo a Pentecoste. Chiede a noi, suoi discepoli, di essere “segno vivente” di Lui: annunciando, battezzando, immergendo ogni creatura nella stessa linfa vitale che ha realizzato la sua vita come vita di comunione con il Padre e lo Spirito Santo.

“Dopo molto tempo il padrone di quei servi tornò e volle regolare i conti con loro “

Fiducia e responsabilità! Dio è fiducioso che daremo forma al nostro rapporto con Lui, non tenendo per noi stessi i suoi doni, ma condividendoli. A nessuno è chiesto ciò di cui non è capace: tutti noi riceviamo una chiamata secondo le nostre forze; ogni chiamata è illuminata dalla Parola di Dio e potenziata dalla Grazia dei Sacramenti. Così la fede dei battezzati passa dall’essere fede individuale (se c’è e quando c’è!) all’essere fede di comunità, di Chiesa. In questi ultimi tempi abbiamo intravisto un cammino tracciato in questa direzione di corresponsabilità nella Chiesa: è quello del Sinodo; quello diocesano (già condotto a termine) e quello della Chiesa universale (ancora in corso).

Va in questa direzione l’invito pressante (e sempre più urgente!) rivolto ai genitori in vista della Iniziazione Cristiana dei loro figli battezzati; è segno di buona volontà e di impegno per la propria Comunità la disponibilità dei catechisti e di tutte le persone che dedicano tempo ed energie, mettendoli al servizio degli altri in molti ambiti ed attività (oratorio, chiese, carità, ammalati, ecc.); è la chiamata rivolta ai membri del Consiglio Pastorale Parrocchiale: è stato rinnovato e ne verrà annunciata ufficialmente la composizione domenica prossima.

Chiediamo la grazia che al vero volto di Dio, annunciato da Gesù, corrisponda sempre più e in modo sempre più visibile il volto della nostra Comunità cristiana, riconoscente e riconoscibile per una condivisione più responsabile dei doni ricevuti.